giovedì 26 dicembre 2013

La storia dell'NWA


Nel sistema creato dalla NWA, ogni promoter aveva il totale controllo all’interno del proprio territorio regionale, ma soprattutto era protetto da eventuali attacchi esterni. In ogni zona venivano contesi numerosi titoli, che prendevano alcune caratteristiche denominazioni: molto comuni erano i vari NWA United States Heavyweight Championship oppure NWA North American Heavyweight Championship; per distinguerli l’uno dall’altro, veniva inserita tra parentesi la provenienza, come ad esempio NWA United States Heavyweight Championship (Chicago version), NWA North American Heavyweight Championship (Florida version).


L’NWA World Heavyweight Championship è stato detenuto dai più grandi lottatori di sempre, quali Lou Thesz, Jack Brisco, i fratelli Funk, Harley Race fino ad arrivare a Ric Flair. Forse agli appassionati italiani questi nomi dicono ben poco: eppure, per tutti gli storici e addetti ai lavori d’oltreoceano, sono stati tutti campioni eccezionali, le cui gesta meritano di essere raccontate.


La NWA aveva una struttura molto particolare: all’interno di essa, infatti, esistevano numerose organizzazioni regionali indipendenti l’una dall’altra, ma che riconoscevano tutte lo stesso campione del mondo; così a partire dagli anni ’50, si sviluppò il sistema territoriale, che avrebbe contraddistinto il wrestling per oltre tre decadi. Il detentore dell’NWA World Heavyweight Championship era obbligato a visitare tutti i territori affiliati alla NWA e sfidare i principali lottatori locali; in questo modo, emerse la figura del touring / travelling champion. Ricevere la prestigiosa cintura era un onore senza eguali: significava essere il miglior wrestler del mondo.







La National Wrestling Alliance (NWA) è una delle più importanti e storiche organizzazioni di wrestling ancora oggi esistenti: istituita nel 1948, la NWA ha imposto per lunghissimo tempo il proprio marchio non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo; fino a metà degli anni ‘80, l’NWA World Heavyweight Championship era senza dubbio il più prestigioso titolo dell’intero panorama nonché il sogno di qualunque lottatore.
La prima versione del titolo pesi massimi NWA, famoso con il nome "Ten Pounds of Gold"
https://www.google.it/search?q=nwa+logo&client=firefox&hs=A5i&rls=org.mozilla:en-US:official&channel=fflb&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=VOC8UpXAGMqH0AXVtIHYBA&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1366&bih=637#channel=fflb&q=nwa+++Ten+Pounds+of+Gold&rls=org.mozilla:en-US:official&tbm=isch&facrc=_&imgdii=wCGsYGsC1CLSYM%3A%3BWIyE6TEHhXNpEM%3BwCGsYGsC1CLSYM%3A&imgrc=wCGsYGsC1CLSYM%3A%3B1DLnI4Hb4LBTeM%3Bhttp%253A%252F%252F4.bp.blogspot.com%252F-0kdKSSVdLvw%252FUAigEQJ6R3I%252FAAAAAAAAAF8%252FXd3Y01pgekk%252Fs1600%252FJack%252BVS.%252BHarley%252Bnews%252B3.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fdrtomprichard.blogspot.com%252F2012%252F07%252Fharley-race-vs-jack-brisco-night-brisco.html%3B1104%3B1600

Il sistema territoriale

http://i73.photobucket.com/albums/i236/pjessie_2006/territory_map.jpg


Inserita all’interno del sistema territoriale, c’era anche la (W)WWF. Nonostante per qualche anno, l’organizzazione della famiglia McMahon rimase indipendente dalla NWA, il titolo (W)WWF era meno importante, visto che era confinato negli Stati del Nord-Est; l’NWA World Heavyweight Championship, invece, veniva riconosciuto in tutto il mondo. Nel 1971, Vince McMahon Sr. decise di rientrare all’interno della NWA e quindi fu costretto a riconoscere l’NWA World Heavyweight Championship come unico titolo mondiale.
Il sistema territoriale (e di conseguenza la NWA) iniziò a decadere agli inizi degli anni ’80, quando Vince McMahon Jr. acquisì la WWF e preparò una politica d’espansione molto aggressiva. Sebbene la NWA sia adesso un’organizzazione minore, la sua storia deve essere ricordata: nessun altro titolo (neanche il WWE Championship) può vantare una tradizione e un prestigio paragonabili all’NWA World Heavyweight Championship.
http://i73.photobucket.com/albums/i236/pjessie_2006/territory_list.jpg
 
1 – Introduzione
"NWA wrestling is professional wrestling" Robert Trobich, executive director della NWA fino al 2012
La National Wrestling Alliance (NWA) è una delle più importanti e storiche organizzazioni di wrestling ancora oggi esistenti: istituita nel 1948, la NWA ha imposto per lunghissimo tempo il proprio marchio non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo; fino a metà degli anni ‘80, l’NWA World Heavyweight Championship era senza dubbio il più prestigioso titolo dell’intero panorama nonché il sogno di qualunque lottatore.

Ciononostante, la NWA non mai suscitato grandi emozioni in Italia: attualmente, l’NWA World Heavyweight Championship è un titolo minore, privo di reale interesse; sui siti e i forum italiani non c’è alcuna discussione (o quasi) sulla NWA e sui pretendenti a quella cintura. Se pensiamo al glorioso passato, forse alcuni appassionati meno giovani ricorderanno che Dan Peterson talvolta parlava dell’altra federazione (la NWA, appunto) e del suo campione più celebrato (Ric Flair): tuttavia, in Italia non sono mai state trasmesse le sfide del Nature Boy e degli Horsemen contro Ricky Steamboat, Dusty Rhodes e i Road Warriors; di conseguenza, era molto difficile interessarsi ad un’organizzazione di cui si sentiva solo parlare.

Alcuni appassionati, invece, confondono la NWA con la World Championship Wrestling (WCW), che negli anni ’90 sfidò apertamente la WWF: sebbene le vicende di NWA e WCW siano indiscutibilmente intrecciate, queste due organizzazioni rimasero sempre distinte l’una dall’altra. Non sorprende quindi che la storia della NWA (che è la storia del wrestling) sia spesso trascurata nei siti italiani. In questo lavoro sarà raccontata la storia della NWA e dell’NWA World Heavyweight Championship: l’attenzione cadrà non solo sulle sfide sul ring e sui lottatori più rappresentativi, ma anche su tutti gli eventi che si sono verificati dietro le quinte e che hanno cambiato il mondo del wrestling; si capirà quindi che la WWF/E è al vertice del wrestling mondiale da solamente venticinque anni.
Vista la complessità dell’argomento, potrà essere fornito soltanto un resoconto molto superficiale; l’ultimo capitolo presenterà una serie di testi che permetteranno al lettore interessato di approfondire le proprie conoscenze.

2 - Le origini
Le origini della National Wrestling Alliance risalgono al 1948, quando un gruppo di promoters del Midwest s’incontrarono in un hotel a Waterloo, Iowa; per capire appieno le ragioni e gli obiettivi di quella riunione, è necessario analizzare l’evoluzione del wrestling nei vent’anni precedenti. Dopo l’epopea di George Hackenschmidt, Frank Gotch e Joe Stecher all’inizio del XX secolo, il World Heavyweight Title si era frammentato e spezzettato tra numerosi organismi, spesso collegati a commissioni sportive oppure federazioni pugilistiche: a cavallo degli anni ’20 e ’30, ce ne erano almeno tre che presentavano un proprio campione, vale a dire la National Wrestling Association (da non confondersi con la futura Alliance), la New York State Athletic Commission e la American Wrestling Association (da non confondersi con la AWA di Verne Gagne).
La National Wrestling Association (NWAss) era stata istituita nel 1930 sotto l’egida della National Boxing Association (la futura World Boxing Association); il suo principale promoter era Anthanasios Pakiotis, più noto come Tom Packs, che trasformò la città di St. Louis (e di conseguenza lo stato del Missouri) in una delle capitali del wrestling americano. Grazie a Tom Packs, furono portati alla ribalta eccellenti lottatori quali Bronko Nagurski (che oltre a combattere, giocava nei Chicago Bears della NFL), Ray Steele, Sandor Szabo, ma soprattutto Lou Thesz. La New York State Athletic Commission era un’altra organizzazione molto potente nel mondo del pugilato (qualche anno più tardi, avrebbe contribuito alla fondazione del World Boxing Council) e tra i propri campioni principali poteva annoverare Jim Londos e Ed “Strangler” Lewis. La American Wrestling Association, invece, aveva come principale promoter Paul Bowser ed era collegata alla città di Boston.
Nonostante alcuni incontri speciali, ogni organismo era geloso della propria indipendenza e non amava le sfide per l’unificazione del titolo: negli anni ’40, il numero di cinture crebbe in modo esponenziale, tanto che in una sera furono disputati addirittura dodici incontri valevoli per il World Heavyweight Championship; di conseguenza, la credibilità del wrestling crollò inevitabilmente, provocando un ovvio calo d’interesse tra gli appassionati.
Nel Midwest, il wrestling godeva di grandissima popolarità, grazie soprattutto al lavoro di Tom Packs; tuttavia, il suo atteggiamento da dittatore non era molto apprezzato dagli altri promoters della zona, che cercarono un sistema per diminuirne il potere. Tra questi possiamo ricordare Orville Brown, uno dei più rinomati lottatori dell’epoca: originario del Kansas, Brown aveva conquistato il Midwest Wrestling Association World Title nel 1940, diventando ben presto uno dei beniamini del pubblico. Oltre a combattere, Brown era anche uno dei principali bookers, quindi aveva grande potere decisionale fuori del ring.
Tuttavia fu Paul “Pinkie” George a prendere decisamente l’iniziativa: partendo dal suo Iowa, George iniziò un lento ma inesorabile lavoro nel Midwest, creando un network con altri promoters della zona, quali Tony Stecher (Minneapolis, Minnesota), Max Clayton (Omaha, Kansas), Orville Brown e soprattutto Sam Muchnick. Nel 1941, due promoters del Kansas, vale a dire i fratelli William (noto anche come Billy Sandow) e Maxwell Baumann, avevano creato la National Wrestling Alliance, un’organizzazione con cui sfidare Tom Packs: Roy Dunn fu il primo detentore del titolo NWA, che poi passò nelle mani di Ed Virag, Bill Longson, Ray Steele, Dave Levin, Orville Brown e Sonny Myers; tuttavia, il vero padrone della NWA era Pinkie George, che decideva a proprio piacimento (o quasi) chi avrebbe detenuto la cintura e quando l’avrebbe dovuta cedere.
Sam Muchnick, invece, era nato a St. Louis nel 1905 e faceva parte di una famiglia di origini ucraine che si era appena stabilita negli Stati Uniti. A circa vent’anni, iniziò la propria carriera come giornalista sportivo, scrivendo articoli sulle discipline più disparate; negli anni ’30, entrò nell’entourage di Tom Packs, e quindi conobbe i principali lottatori del Midwest. Tuttavia con il passare del tempo, il rapporto con il leader della NWAss si deteriorò, terminando definitivamente nei primi anni ’40; nel 1945, dopo una lunga serie di richieste alla Missouri Athletic Commission, Muchnick riuscì ad ottenere la licenza per organizzare eventi sportivi e così poté iniziare la carriera come promoter.
Il 18 gennaio 1948, Des Moines, Iowa ospitò un importante meeting con Pinkie George, Tony Stecher, Max Clayton più altri tre promoters, quali Bill Colbert (St. Paul, Minnesota), Max Yeargain (Topeka, Kansas) e Tom McHugh (Kansas City, Missouri); questo incontro fu il preludio a un altro ancora più importante. Il 18 5 luglio 1948, la Gold Room dell’Hotel President di Waterloo ospitò la riunione che cambiò per sempre il mondo del wrestling: vi parteciparono Pinkie George, Max Clayton, Orville Brown, Sam Muchnick e Wally Karbo (che rappresentava Tony Stecher); l’invito era stato esteso anche a Fred Kohler (Chicago), che pur non riuscendo a essere presente a Waterloo, avrebbe accettato le decisioni finali. Al termine del meeting, la nuova versione della National Wrestling Alliance era stata ufficialmente istituita, assieme ai suoi nove principi fondamentali. Di estrema importanza furono i primi tre, che possiamo così riassumere:
1) La NWA è un gruppo cooperativo i cui membri sono liberi di gestire il proprio territorio senza disturbi o interferenze da parte degli altri membri.
2) Tutti i territori sono protetti da invasioni esterne. Inoltre, i membri della NWA devono aiutarsi reciprocamente.
3) La NWA riconosce un solo heavyweight champion e un solo junior heavyweight champion.
NWA Jr. Heavyweight Championship

I primi due principi davano stabilità e soprattutto una certa libertà ai promoters, che quindi potevano gestire gli affari all’interno del proprio territorio senza particolari pericoli: chiunque avesse provato a interferire si sarebbe trovato contro tutti gli altri promoters. Ma fu il terzo principio a essere la chiave del successo: sebbene tutti i promoters aderenti alla NWA potessero istituire titoli a piacimento nella propria organizzazione, erano altresì obbligati a riconoscere lo stesso campione del mondo; per la prima volta dopo tantissimi anni, si cercava di fare chiarezza sul World Heavyweight Title e di rimuovere tutte le contraddizioni che avevano minato la credibilità del wrestling. Il 25 settembre 1948 a Minneapolis si svolse un’ulteriore riunione, che oltre a portare qualche modifica allo statuto della NWA, ne stabilì i soci fondatori, vale a dire Tony Stecher, Al Haft (Columbus, Ohio), George Simpson (membro della Midwest Wrestling Association), Harry Light (Detroit), Sam Muchnick e ovviamente Pinkie George; quest’ultimo fu eletto presidente della NWA, carica che due anni più tardi sarebbe passata a Muchnick.

I piani originali della NWA erano limitati al Midwest, tuttavia ben presto iniziò l’espansione in tutti gli Stati Uniti e non solo: ad esempio nel 1949, Paul Bowser e Stu Hart vi aderirono con la American Wrestling Association (Boston) e la Stampede Wrestling (Calgary); negli anni ’50, fu la volta del Consejo Mundial de Lucha Libre e della Japan Pro Wrestling Alliance, oltre ad almeno trenta altre organizzazioni provenienti da tutti gli Stati Uniti. Nel 1969, ci fu addirittura l’ingresso dell’australiana World Championship Wrestling (omonima della ben più celebre rivale della WWF), guidata dal promoter Jim Barnett. Era così stato creato il sistema territoriale che avrebbe caratterizzato il wrestling fino ai primi anni ’80.

3 - The NWA World Heavyweight Championship

In altri territori, invece, i titoli prendevano il nome dello stato di cui facevano parte: a questo proposito possiamo ricordare i prestigiosi NWA Missouri Heavyweight Championship, NWA Texas Heavyweight Championship, e NWA Georgia Heavyweight Championship. La NWA, inoltre, contava diversi territori in Canada, ognuno dei quali presentava la propria versione dell’NWA Canadian Heavyweight Championship oppure dell’NWA British Empire Heavyweight Championship.
I titoli potevano anche avere altre denominazioni: l’NWA International Heavyweight Title, per esempio, veniva conteso in Giappone, prima nella Japan Pro Wrestling Alliance (di Rikidozan) e poi nella All Japan Pro Wrestling (di Giant Baba); inoltre, non mancavano i vari NWA Southeastern Heavyweight Championship, NWA Pacific Coast Heavyweight Championship, mentre diversi territori istituirono i cosiddetti Television Championships. Sebbene gli incontri di coppia abbiano sempre riscosso una certa popolarità tra gli appassionati, la NWA impose un titolo unificato soltanto nel 1992; per questo motivo, ogni territorio poteva presentare la sua versione dell’NWA World Tag Team Championship.











 
Come facilmente intuibile, alcuni titoli erano prettamente legati ad una determinata zona geografica: l’NWA Texas Heavyweight Championship veniva conteso in Texas, mentre l’NWA Pacific Coast Heavyweight Championship a San Francisco, a Los Angeles e a Vancouver. Altri invece parevano possedere una valenza nazionale o addirittura internazionale, come l’NWA United States 8 Heavyweight Championship o l’NWA North American Heavyweight Championship; tuttavia, anche questi titoli erano collegati ad uno specifico territorio e non venivano mai contesi al di fuori di esso: ad esempio, la San Francisco version dell’NWA United States Heavyweight Championship era completamente slegata ed indipendente da quelle di Chicago, di Detroit o dei Central States (Missouri).
L’unico titolo su cui non ci potevano essere discussioni e che era riconosciuto ovunque era l’NWA World Heavyweight Championship; pur essendo legato a una particolare organizzazione, il detentore era obbligato a recarsi in tutti gli altri territori, dai più grandi ai più piccoli, e sfidare i principali wrestlers locali. Per le organizzazioni minori, l’arrivo del campione del mondo era un evento eccezionale, che veniva preparato con largo anticipo.
Ovviamente, un campione del mondo credibile era vitale per il successo della Alliance, quindi i promoters lo sceglievano con estrema attenzione; un valido candidato per il titolo mondiale doveva soddisfare una serie di requisiti, quali:
• Saper combattere qualunque tipo di incontro, da una scazzottata senza regole ad una sfida molto tecnica.
• Avere la resistenza fisica necessaria per rimanere un’ora sul ring: spesso gli incontri per il titolo terminavano in parità allo scadere del sessantesimo minuto (i cosiddetti Broadways); solo chi fosse stato in grado di resistere sul ring per così tanto tempo poteva essere considerato.
• A seconda della serata, saper interpretare sia il ruolo del buono sia del cattivo.
• Essere fonte di guadagno in ogni territorio, dalla East Coast alla West Coast, passando per Canada, Messico e Giappone.
• Esaltare il pubblico e mettere in mostra le doti del beniamino locale, sconfiggendolo soltanto dopo una dura battaglia.
• Avere delle doti da shooter: se un promoter / lottatore non avesse rispettato gli accordi stabiliti ma cercato di modificare l’esito predeterminato in anticipo, il campione del mondo avrebbe dovuto bloccare gli attacchi non previsti e mettere le cose a posto.
• Limitare il più possibile gli aspetti clowneschi e buffoneschi: le gimmick esagerate non si confacevano a un campione del mondo.
La scelta, quindi, veniva fatta dopo numerose riunioni, discussioni e, soprattutto, una votazione finale fra tutti i membri della NWA: indubbiamente ogni promoter voleva che il campione provenisse dal proprio territorio, tuttavia la decisione doveva portare dei vantaggi all’intera Alliance. Indossare la cintura era un grandissimo onore per il lottatore designato, ma era anche un onere: essere continuamente in viaggio era fonte di stress e fatica, che pochi potevano sopportare. Inoltre, il campione doveva depositare diecimila dollari (somma successivamente portata a venticinquemila) per evitare che portasse la cintura in un’organizzazione differente; quando avveniva un passaggio del titolo, al campione sconfitto veniva restituita la somma versata con gli interessi.







La scelta iniziale fu abbastanza scontata e premiò Orville Brown, che così si fregiò del primo NWA World Heavyweight Championship. Brown era uno dei più celebri lottatori della nazione durante gli anni ’40: soprattutto nel Midwest, era una fonte di guadagno assicurato al botteghino. Il 15 marzo 1949, St. Louis ospitò un incontro tra Orville Brown (campione della NWA) e Frank Sexton (campione della AWA – Boston): dopo una lunghissima battaglia, il primo riuscì a prevalere, unificando una parte del titolo; grazie a Brown, la NWA riusciva sempre a riempire le arene e i palazzi dello sport. Per completare l’unificazione del titolo, era però necessario convincere Lou Thesz, che deteneva la cintura della NWAss: finalmente, gli organizzatori riuscirono nel loro intento e così fissarono la grande sfida per il 25 novembre 1949 a St. Louis. Purtroppo, il 1° novembre Orville Brown fu coinvolto assieme al collega Bobby Bruns in un terribile incidente stradale: Brown subì gravissime ferite e lesioni in tutto il corpo, tanto che dovette abbandonare la propria carriera da lottatore; tuttavia, rimase nel mondo del wrestling, diventando un influente promoter. Meno gravi, invece, furono le conseguenze per Bruns, che poté risalire sul ring qualche tempo dopo. Inevitabilmente, l’attesissima sfida fu cancellata e quindi Thesz fu proclamato NWA World Heavyweight Champion.












 
Nonostante il grande dispiacere per Orville Brown, la National Wrestling Alliance aveva finalmente raggiunto il proprio scopo: unificando il titolo, aveva rimosso ogni dibattito riguardo al vero campione del mondo; per questo motivo, l’NWA 10 World Heavyweight Championship è considerato l’ideale continuazione del titolo assegnato a Georg Hackenschmidt nel 1905. Anche se non si potrà mai sapere se avrebbe vinto l’incontro con Brown, Thesz era una garanzia: difficilmente si sarebbe potuto trovare un lottatore migliore rispetto al campione di origine ungherese. Thesz aveva tutte le caratteristiche necessarie per essere il detentore della cintura: era forte, integro, ma soprattutto rispettato in ogni territorio, permettendo alla NWA di acquisire credibilità in tutta la nazione; grazie all’avvento della televisione, Thesz entrò nelle case di ogni appassionato americano.









Il 21 maggio 1952, Thesz salì sul ring del Gilmore Field (Hollywood) per sfidare Baron Michele Leone (originario di Pettorano sul Gizio, L’Aquila), il detentore del Pacific Coast Heavyweight Title di Los Angeles: dopo una battaglia durata quarantadue minuti, Thesz si aggiudicò l’incontro, togliendo ogni dubbio su chi fosse il campione del mondo.







Nel 1957, Thesz si recò in Giappone per sfidare l’idolo locale Rikidozan, diventando un mito anche per gli appassionati del Sol Levante; il primo incontro tra i due campioni terminò senza vincitore dopo sessanta appassionanti minuti. Lou Thesz detenne l’NWA World Heavyweight Title essenzialmente fino al 14 novembre 1957, quando fu battuto da Dick Hutton a Toronto. In verità nei due anni precedenti, Thesz aveva subito delle sconfitte contro Leo Nomellini, Whipper Billy Watson ed Edouard Carpentier: tuttavia, la NWA non ha mai riconosciuto i regni di Nomellini e Carpentier, mentre quello di Watson durò meno di sei mesi. Dick Hutton mantenne la cintura fino al 9 gennaio 1959, quando a St. Louis fu sconfitto dal neozelandese Pat O’Connor.





Dopo essere stato sconfitto da Hutton, a Thesz fu assegnato l’NWA International Heavyweight Title; il 27 agosto 1958 a Los Angeles, il titolo passò nelle mani di Rikidozan, che lo portò con sé in Giappone, mantenendolo fino al 1963, anno in cui fu assassinato. Nel 1965, il titolo fu conquistato da Shohei Giant Baba.


Storia WWF/E Undisputed Championship

Premessa

Fino all'inizio del 2001, c'erano tre federazioni a contendersi l'audience dei fans del wrestling: l'allora WWF- -, la WCW- che non stava navigando più in acque tranquille, a causa della sfortunata gestione di Vince Russo- e la ECW- sull'orlo del fallimento-; tra queste, la WWF era lo show con maggior seguito; seguiva immediatamente la WCW e la ECW. La egemonia di Vince non era in pericolo, grazie all'Era Attitude- fase che intercorre tra lo Screwjob di Montreal e WrestleMania X-Seven-, anzi, di lì a poco, il suo predominio nel mondo del wrestling sarebbe permutato in vero e proprio monopolio, che avrebbe influito sulla qualità del prodotto WWE, in assenza della spietata concorrenza.

Trattiamo in Breve della situazione e della storia di queste tre federazioni:

WWF


Il segreto del successo della federazione di Stramford era la qualità delle storyline, più attuali e più coinvolgenti, e la qualità del lottato, assicurata da una 'rosa' molto ampia e di primo livello. L’attitude fece segnare i più alti picchi d’ascolti nella storia del wrestling, Vince non si rivolge più alle famiglie, ma si rivolge ad un pubblico adulto, quindi le storie raccontate nel wrestling si basano più sulla realtà e su storie scioccanti.

WCW

 La WCW si è venuta a formare alla fine degli anni ottanta, in seguito all'unione di più federazioni dipendenti facenti parte del circuito NWA (principalmente la Georgia Championship Wrestling e la Mid Atlantic Championship Wrestling). La WCW è sotto la direzione di Jim Crockett, promoter dell'epoca.

Crockett, nel giro di pochi anni, riesce a siglare alcuni contratti televisivi in giro per gli USA facendo sì che la sua federazione cominciasse a conquistare un numero sempre crescente di fans. La WCW, cosi, sempre sotto la direzione di Crockett e sempre come facente parte del circuito NWA, comincia a produrre un numero sempre maggiore di Pay Per View (si pensi che nel 1986 ve ne fu solo 1 a differenza dei 4 del 1987 e degli 8 del 1988) ed a farsi conoscere su larga scala negli Stati Uniti. 

Ma sarà il 1988 l'anno di svolta della federazione di Atlanta: Jim Crockett vende la sua "creatura" a Ted Turner,  proprietario di diverse emittenti televisive (nonché azionista di maggioranza della Time Warner) ed uno degli imprenditori più ricchi degli USA, nonché noto per aver creato anche la CNN, il primo canale all news della storia.

Ovviamente, l'arrivo di Turner significa anche ottime finanze che permettono alla WCW di fare il salto di qualità; Ted inizia, infatti, una "campagna acquisti" prendendo alcuni dei più importanti lottatori del tempo (Flair, Steambot e Funk) ed alcuni dei più promettenti ragazzi di allora (Steiner, Sting, Sid e tanti altri). 

Dopo soli due anni, nel 1991, un altro evento molto significativo segna la storia della WCW: a causa di una disputa con l'NWA riguardo un titolo del mondo conquistato da Flair, la federazione di Atlanta si distacca dallo storico circuito NWA e diventa una federazione a sé stante (tuttavia la decisione non è stata improvvisa: Turner era parecchio ambizioso ed un progetto del genere era già previsto da qualche tempo). La WCW fonda, così, le sue due prime cinture "ufficiali": quella di campione del mondo, a Flair, e quella di campioni di coppia, a Butch Reed e Ron Simmons.

Negli anni '92 e '93, la WCW cambia organigramma, soprattutto a livello di team creativo e di booking: vi entra a far parte proprio quel Eric Bischoff che poi porterà la stessa federazione di Atlanta sulle strade della gloria. Eric, anche lui come Turner, è molto ambizioso e compie alcune mosse che segnano il passaggio della WCW da grande piccola federazione, a major di rilievo che può far paura al colosso dei tempi: la WWF! Infatti, in poco tempo riuscirà per la prima volta a detronizzare la WWE dal primato del Wrestling Mondiale con un grandissimo roster ed un incredibile appeal televisivo.

Monday Night War


Nel '94 mette sotto contratto niente meno che Hulk Hogan e, verso la metà del '95, lancia uno show settimanale per la sua federazione, il celebre "Monday Nitro" trasmesso sul Network TNT (nome scelto perché, pronunciato in americano, ha una forte assonanza con lo show di punta della WWF, ovvero "Monday Night Raw").

 La WCW comincia in questo periodo (ed in parte lo aveva già fatto negli anni passati) a regalare grossi feud ai suoi tel
espettatori e li rende partecipi di un mondo tutto nuovo, quello dei cruiser: proprio questa è stata la categoria in cui la WCW ha dato il meglio di sé lanciando nell'olimpo del wrestling alcuni dei più grandi nomi di oggi e di sempre del settore. Match come Dean Malenko vs Rey Misterio Jr. del 1996 resteranno indubbiamente alla storia per la loro.

La "Monday Night Wars" tra WCW e WWF ha inizio. Nel periodo che va dal '96 al '98 la WCW riesce a battere, in termini di ascolti, la WWF per 84 settimane senza che quest'ultima riuscisse ad opporre una quanto meno discreta resistenza. La federazione di Atlanta è diventata così la numero uno al mondo, regalandoci anche alcune emozioni che davvero non dimenticheremo mai (l'NWO con Hogan heel, la striscia impressionante di vittorie di un grande Bill Goldberg, le celebri faide di Sting e Flair, le stupende sfide tra i cruiser e tanto, tanto altro). 

C’è una data, che possiamo considerare l’apice nella storia della WCW: 7 Luglio 1996. Siamo all’Ocean Center di Daytona Beach, Florida. Avrete capito: stiamo parlando della data e dell’Arena che ospitò il Pay Per View Bash at the Beach, in quella che fu l’edizione numero 3 di questo Pay Per View made in WCW. Ed edizione che passò alla storia per uno dei momenti che ogni appassionato di wrestling oggi ricorda e che vide protagonista assoluto Hulk Hogan. Il buon Hulkster, turnò heel, con un promo epico, unendosi a Scott Hall e Kevin Nash, e formando il New World Order, di cui abbiamo ampiamente parlato nella prima edizione di questa rubrica (per chi lo avesse perso, ne consiglio vivamente la lettura!). Questo, come sappiamo, diede inizio alla lotta “intestina” tra la WCW e il New World Order, faida che tenne con il fiato sospeso milioni di telespettatori. In questa Monday Night War, i dati di ascolto furono nettamente a favore della federazione di Atlanta, a tal punto che per oltre 80 settimane consecutive (e sono davvero tante), non ci fu proprio partita e la vittoria andò sempre a Monday Nitro.

Volendo approfondire un po’ il discorso, dobbiamo però sottolineare che i due show non erano esattamente uguali. Monday Nitro propose novità, e forse furono proprio queste novità a far sì che lo show WCW vinse la battaglia degli ascolti in questa Monday Night War, ad esempio mettendo sotto contratto i “cruiserweight”, quelli che divennero poi noti come “pesi leggeri”. Sappiamo come la WWF/E abbia sempre avuto una predilezione per i cosiddetti “Big Men”, perciò non c’era posto, all’epoca, nel roster, per i cruiserweight. Tant’è che, dopo avere tenuto in vita per un certo periodo il titolo dei pesi leggeri, questo è stato poi ritirato. Detto questo, dobbiamo anche sottolineare come questa fu una mossa azzeccatissima da parte della federazione di Atlanta, in quanto, nonostante l’intento fosse chiaramente quello di fare concorrenza alla federazione di Stamford, lo fece comunque offrendo un prodotto leggermente diverso. Segno che il pubblico, in fin dei conti, ha l’ultima parola, considerando che questa novità, insieme al tipo di prodotto offerto, a storyline coinvolgenti e a un lavoro di booking importante, riuscì ad accaparrarsi una fetta di pubblico fino ad allora “fedele” alla WWF.

La WWF, però, non è stata per troppo tempo ferma a guardare. Nella federazione di Stanford reagiscono, infatti, con la famosa "Era Attitude" e con la celebre faida tra Stone Cold e Vince McMahon nonché con le nuove, sempre più emergenti, stelle di The Rock e Triple H. La WCW, con un backstage fatto ormai da troppe prime donne (Hogan, Goldberg, Bret Hart, Luger, Jarrett, Flair, Sting ed anche Ultimate Warrior, chiamato per poco tempo in WCW proprio per tentare di far risalire i ratings),con il susseguirsi di diversi errori di booking e scelte sbagliate (vedere, un esempio su tutti, l'attore David Acquette come campione del mondo oppure la scelta di rimpiazzare Bischoff con Vince Russo che, da allora, sarà artefice di parecchie cavolate in ambito di booking WCW) e con delle finanze sempre più esigue (soprattutto per i contratti stellari che aveva offerto ai suoi tanti uomini di punta), comincia a perdere colpi. Inizia, così, una rapida discesa per la WCW mentre la WWF vola sempre più in alto. La federazione di Atlanta si trova a fare i conti con dei contratti da capogiro mentre le entrate non sono più come prima: il fallimento è dietro l'angolo. Negli anni tra il '99 ed il 2001 la situazione peggiora sempre più e la WWF ne approfitta per acquistare, dalla stessa WCW, alcuni tra i più forti giovani talenti del tempo (leggasi Benoit, Jericho, Eddie Guerrero, Dean Malenko, Perry Saturn, Big Show e tanti altri).

Nel 2000 la WCW perde anche il suo contatto televisivo e, quindi, anche una buona parte degli introiti che una federazione può avere. Il fallimento è ormai vicinissimo e si concretizza, precisamente, agli inizi del 2001, quando la federazione di Atlanta viene acquista, per l'irrisoria cifra di 7 milioni di Dollari (una federazione come la WCW valeva di sicuro di più), da quello che può essere considerato il suo più acerrimo nemico: Vincent Kennedy McMahon Jr., il proprietario della rivale WWF che, da poco, aveva acquistato anche un'altra celebre federazione dei tempi, la ECW. La WWF torna, così, al monopolio assoluto nel mondo del wrestling statunitense acquistando anche, di diritto, i contratti di molte superstar che erano alla WCW e che, quindi, ora lotteranno per la federazione di Stanford (Booker T, Billy Kidman, Chris Kanyon, Diamond Dallas Page e molti altri). 

Non è finita qui però: la WCW rinascerà poco dopo e, insieme alla ECW, costituirà la cosiddetta "Alliance" per cercare di spodestare la WWF (al comando della "Alliance" c'erano gli stessi figli di Vince McMahon, ovvero Shane e Stephanie): purtroppo non ci riuscirà e la WCW sarà definitivamente inglobata dalla federazione di Stanford.
 

http://www.wrestlingitalia.it/2013/03/26/speciale-wcw-last-monday-nitro/
storia ultima puntata

approfondimento+ date in breve http://guide.supereva.it/wrestling/interventi/2006/10/273336.shtml
http://www.wrestlingitalia.it/2013/07/10/sce-knew-9-wcw-history/

ECW




Ogni qualvolta si parla di innovazione del wrestling “hardcore” o comunque estremo, è impossibile non fare riferimento alla ECW, la Extreme Championship Wrestling. Tutte le vicissitudini che hanno visto protagonista questa organizzazione tornano alla ribalta tutte le volte che qualcuno dei suoi protagonisti torna sulla scena del wrestling che conta, o comunque anche quando i “fans” si arrabattano per cercare un termine di paragone tra la scena del pro-wrestling attuale e quella di quando la ECW è salita alla ribalta della pubblica opinione. Qualche anno fa, il chiasso pubblicitario scatenato dalla messa in vendita da parte della WWE del cofanetto DVD intitolato “The Rise and Fall of ECW” (un’opera che racconta tutta la storia, dalla nascita, alla clamorosa ascesa, fino alla “morte”, di questa innovativa federazione che ha rivoluzionato il concetto stesso di wrestling negli anni novanta) ha addirittura convinto Vince McMahon ed i suoi soci a tentare di riportare in vita questa rivoluzionaria organizzazione, anche se nonostante la buona volontà iniziale, ben presto quell’esperimento si è dimostrato un tentativo fallito di ricreare qualcosa che, in realtà, non poteva essere in alcun modo ricreato in un contesto come quello proposto dalla World Wrestling Enertainment.

 

La Extreme Championship Wrestling (ECW) fu una federazione di wrestling fondata a Filadelfia nel 1992 da Tod Gordon; chiuse i battenti quando il suo successore, Paul Heyman, dichiarò bancarotta nell'aprile del 2001

 

La federazione acquisì grande notorietà grazie alla sua fanbase estramente leale e all'utilizzo di stili di wrestling di diverso tipo, come l'high flying tipico della lucha libre e l'hardcore wrestling.


Gli inizi

 La ECW nacque nel 1992 sotto il nome di Eastern Championship Wrestling, appartenente al circuito National Wrestling Alliance (NWA). Dopo che il proprietario Tod Gordon ebbe una lite con l'head booker "Hot Stuff" Eddie Gilbert, Gordon scelse come suo sostituto l'amico di Gilbert ed ex dipendente della WCW Paul Heyman. Il primo show organizzato della ECW da Heyman fu NWA Ultra Clash '93 il 18 settembre 1993 alla Viking Hall (definita anche ECW Arena) a Philadelphia.

La Eastern Championship Wrestling aveva lottatori con gimmick da "cartone animato". Il prodotto, orientato più ai ragazzi che agli adulti, cambiò con l'arrivo di Heyman. La federazione incominciò a diventare più violenta, con incontri in cui i wrestler cominciavano a perdere molto sangue e incontri misti fra donne e uomini. Heyman vedeva infatti l'ECW come l'equivalente del movimento grunge nel wrestling professionistico.

 L'extreme Championship Wrestling

 


La ECW nacque nel 1992 sotto il nome di Eastern Championship Wrestling, appartenente al circuito National Wrestling Alliance (NWA). Dopo che il proprietario Tod Gordon ebbe una lite con l'head booker "Hot Stuff" Eddie Gilbert, Gordon scelse come suo sostituto l'amico di Gilbert ed ex dipendente della WCW Paul Heyman. Il primo show organizzato della ECW da Heyman fu NWA Ultra Clash '93 il 18 settembre 1993 alla Viking Hall (definita anche ECW Arena) a Philadelphia.
La Eastern Championship Wrestling aveva lottatori con gimmick da "cartone animato". Il prodotto, orientato più ai ragazzi che agli adulti, cambiò con l'arrivo di Heyman. La federazione incominciò a diventare più violenta, con incontri in cui i wrestler cominciavano a perdere molto sangue e incontri misti fra donne e uomini. Heyman vedeva infatti l'ECW come l'equivalente del movimento grunge nel wrestling professionistico.

 

 Monday Night War

Il 22 settembre 1996 la Extreme Championship Wrestling invade per la prima volta uno spettacolo in “pay per view” organizzato dalla World Wrestling Entertainment. Si trattava dell’evento In Your House X, che contibuì in questo modo a dare alla ECW una discreta fetta di notorietà.
Ma la visibilità per la ECW arrivò ancora più evidente il 24 febbraio dell’anno successivo, quando molte stelle della compagnia fecero il proprio debutto a WWE Monday Night Raw per continuare la loro invasione. In realtà si trattava di uno stratagemma organizzato di comune accordo dalla WWE e dalla ECW per tentare di riuscire a competere con l’invasione della WCW da parte del New World Order (nWo), una “storyline” che stava portando la World Championship Wrestling a divenire la compagnia più importante e seguita negli Stati Uniti.
Il 12 maggio del 1997, anche Rob Van Dam, sempre sotto contratto con la Extreme Championship Wrestling, fece il proprio debutto a Monday Night Raw facendosi chiamare “Mr. Monday Night”.

Ed il 13 aprile dello stesso anno, la ECW organizzò il primo evento in “pay per view” interamente prodotto dall’organizzazione: ECW Barely Legal. Grazie all’inaspettato successo di questo e di tutti gli altri grandi event che gli hanno fatto seguito, la Extreme Championship Wrestling riuscì a trovare un accordo con l’importante emittente via cavo TNN (oggi ribattezzata Spike TV, il canale che trasmette TNA iMPACT! in America e che fino a pochi anni fa trasmetteva pure RAW) per trasmettere lo “show” settimanale ECW on TNN. Pochi giorni dopo, la celebre rivista internazionale Pro Wrestling Illustrated, assegnò alla cintura di campione dei pesi massimi ECW lo “status” di titolo mondiale al pari di quello della WWE e della WCW. E più tardi arrivarono sul mercato americano anche le “action figures” raffiguranti i lottatori della ECW, i videogiochi per PlayStation prodotti dalla Acclaim ed altri “gadget” di vario genere.

Il Fallimento

Ma nonostante gli importanti traguardi raggiunti, alla ECW stavano cominciando i tempi duri. 

 Nell’aprile del 2000 la World Championship Wrestling riuscì nell’intento di mettere sotto contratto l’allora campione del mondo dei pesi massimi ECW Mike Awesone, che tre giorni dopo la sua prima apparizione nel programma WCW Monday Nitro tornò alla ECW per difendere la sua cintura. Ironia della sorte, Awesome perse il titolo a favore di Tazz, un “wrestler” che era stato recentemente messo sotto contratto dalla World Wrestling Entertainment. Una sfida alquanto insolita ed a dir poco surreale quindi, che vedeva contrapposti una stella della WWE ed una della WCW che si affrontavano in uno “show” della ECW con in palio la cintura di campione del mondo dei pesi massimi della Extreme Championship Wrestling.
Nel maggio del 2000 fu il turno di Lance Storm, che lasciò la ECW in favore della World Championship Wrestling.
Il 22 settembre del 2000, dopo che il programma della WWE Monday Night Raw era passato da USA Network sulle frequenze di TNN, fu annunciato che lo “show” settimanale ECW on TNN sarebbe stato cancellato. Questo accadde però soltanto l’11 ottobre dello stesso anno.

 

L’ultimo slancio di gloria della compagnia avvenne il 10 novembre del 2000, quando la ECW mise sotto contratto Scott Hall anche se soltanto per una notte.
Dal febbraio del 2001 in avanti, le maggiori stelle rimaste alla ECW quali Justin Credible, Rhyno, Spike Dudley, Jerry Lynn e Tajiri, furono messe sotto contratto dalla WWE in rapida successione.
L’11 aprile del 2001, dopo alcuni mesi di assoluto silenzio, la Extreme Championship Wrestling dichiarò bancarotta e fu quindi sancita la definitiva chiusura di questa federazione.
La stessa settimana in cui la ECW chiuse ufficialmente i battenti, l’ex proprietario dell’organizzazione Paul Heyman debuttò alla World Wrestling Entertainment affiancando Jim Ross al tavolo di commento di Monday Night Raw, in seguito all’improvvisa dipartita di Jerry “The King” Lawler.
In seguito, Vince McMahon e la sua World Wrestling Entertainment acquisteranno l’intero archivio videografico, i marchi ed i “loghi” che erano appartenuti alla Extreme Championship Wrestling, organizzazione che di fatto tornerà a vivere, insieme alla WCW (anch’essa acquisita nel 2001 dalla WWE) all’interno della World Wrestling Entertainment, che come ormai sappiamo, nel 2006 ha deciso di rilanciare il marchio estremo prima con un evento in “pay-per-view” chiamato ECW One Night Stand ed in seguito con lo “show” settimanale ECW on SyFy, dove fino al 20101 si sono esibite le stelle del terzo “brand” (dopo RAW e SmackDown”) targato WWE, che però con il passare del tempo ha assunto connotati che ormai non avevano più niente a che vedere con il concetto originale dell’idea di Paul Heyman.

storia approfondita ecw:
www.worldofwrestling.it/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=1107

 

approfondimento ECW http://www.worldofwrestling.it/index.php?ind=reviews&op=entry_view&iden=1107